L'autore:
Ali Bader (arabo: علي بدر)
è nato nel 1969 a Baghdad. Vive attualmente a Bruxelles. Romanziere,
drammaturgo,saggista, poeta e scenografo, occupa una posizione di primo piano
nel panorama letterario arabo degli ultimi due decenni. Ali Bader è uno
scrittore prolifico, grande cronista
della storia irachena più recente e, globalemente, della storia araba, è una
delle voci più originali della generazione degli anni Novanta..Il suo romanzo Papa
Sartre, vincitore di numerosi premi letterari nel mondo arabo, è il primo
ad essere stato tradotto in francese. (Il titolo è un riferimento a Jean-Paul Sartre).
Oltre a Papa Sartre, è autore del romanzo The
tobacco keeper, finalista Ipaf 2009.
Romanzo drammatico, tocca tematiche diverse: la
recente storia dell’Iraq, il jihadismo, le violenze esercitate dai jihadisti
sulla popolazione civile, la migrazione verso l’Europa, la difficile
integrazione dei musulmani in Europa, la guerra civile libanese.
La trama:
Fatima
è una ragazza che vive con la famiglia, in un villaggio iracheno
vicino a una piccola città ai margini del deserto. Quando la zona viene
raggiunta e occupata dai jihadisti,
Fatima e sua madre sono costrette a lavorare al loro servizio. Il padre della
ragazza muore in un attentato suicida. Fatima sposa
un giovane disoccupato, frustrato per non essere mai riuscito a trovare un
lavoro. Il giovane viene attratto dalla predicazione jihadista, che gli
prospetta il riscatto da una vita fallimentare con il martirio in un attentato
suicida, che lo trasformerà in un eroe e lo porterà direttamente nel paradiso
dei martiri. L’uomo confessa a Fatima di aver scelto la terribile strada
attiratto soprattutto dall’idea di avere a disposizione, una volta guadagnatosi
il paradiso, settanta Urì, le bellissime vergini che spettano ai martiri per
l’eternità.
Dopo la morte del marito, i jihadisti
annunciano a Fatima che è destinata a sposare uno di loro. La ragazza decide
allora di fuggire in Europa. Si affida a un trafficante di esseri umani che, in
cambio del suo aiuto nel viaggio, la violenta più volte lungo la strada. Dopo
molte peripezie, arriva finalmente a Bruxelles. Nella città europea, comincia
la nuova vita della giovane che, gettato il niqab alle ortiche, assume una
doppia personalità: di giorno è Fatima, operaia in un’impresa di pulizie,
di notte è Sophie, ragazza europea che
frequenta i locali notturni e, ogni sera, si porta un giovane diverso nel suo
appartamento. E’ questa la sua vendetta nei confronti del marito defunto: come
lui ha affrontato la morte per ottenere le settanta vergini in paradiso, così
lei si unirà a settanta uomini europei a Bruxelles. Durante una serata, conosce
Adrian, un ingegnere aeronautico norvegese, con il quale comincia una storia
d’amore che potrebbe dare un senso alla sua vita. In seguito, però, Fatima
scopre che Adrian ha, in realtà, origini libanesi. La sua famiglia, cristiana,
è stata sterminata durante la guerra civile libanese. Il padre, unico
superstite insieme ad Adrian, ha a sua volta sterminato, per rappresaglia,
un’intera famiglia palestinese, per poi suicidarsi. Rifugiatosi in Norvegia per
dimenticare, Adrian è più tardi tornato in Libano, dove ha sposato la figlia di
una delle vittime di suo padre. Adrian, dunque, è sposato e ha una bambina.
Sophie vive un complicato rapporto con
Adrian. Viaggia spesso con lui, lo ama ma lo vuole tutto per sé: non accetta di
interpretare il ruolo dell’amante dell’uomo sposato. Un giorno, dopo una
violenta lite sulla loro situazione, Adrian è coinvolto in un grave incidente
automobilistico. Sophie lo assiste in ospedale e, quando l’uomo comincia a star
meglio, gli racconta la storia della propria vita, fino a quel momento
nascosta.
Riusciranno i
due protagonisti a risolverei loro problemi, sciogliendo il
drammatico nodo delle tragedie mediorientali, antiche e recenti?
OPINIONE:
Il romanzo è molto interessante, focalizza lo
sguardo sulla storia irachena dei nostri giorni, descrive la vita della
popolazione civile sotto il tallone dello “Stato islamico”, svela le sofferenze
e gli abusi cui sono sottoposti i migranti in fuga dalla patria per scampare
alla guerra, alla violenza, alla morte.
Ma il libro non è solo questo: descrive la
condizione degli immigrati musulmani a Bruxelles in questo periodo così
difficile e, con la storia di Adrian, getta uno spiraglio di luce su un altro recente
e mai dimenticato dramma mediorientale, la guerra civile libanese.
Il romanzo potrebbe essere considerato un instant
book per la strettissima attualità dei temi trattati, jihadismo,
migrazione, arabi e musulmani in Europa, ma la qualità letteraria elevata del
testo fa di quest’opera un libro che si leggerà volentieri anche tra dieci
anni.
Lo stile è fresco e scorrevole,
l’arabo e moderno e le frasi sono costruite “all’occidentale
|
Ali Badr, Al-Kafira (La donna infedele), sarebbe bello leggerlo in italiano!
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