domenica 31 gennaio 2016

La donna infedele, di Ali Badr, Iraq



L'autore:

Ali Bader (arabo: علي بدر) è nato nel 1969 a Baghdad. Vive attualmente a Bruxelles. Romanziere, drammaturgo,saggista, poeta e scenografo, occupa una posizione di primo piano nel panorama letterario arabo degli ultimi due decenni. Ali Bader è uno scrittore prolifico,  grande cronista della storia irachena più recente e, globalemente, della storia araba, è una delle voci più originali della generazione degli anni Novanta..Il suo romanzo Papa Sartre, vincitore di numerosi premi letterari nel mondo arabo, è il primo ad essere stato tradotto in francese. (Il titolo è un riferimento a Jean-Paul Sartre).


Oltre a Papa Sartre, è autore del romanzo The tobacco keeper, finalista Ipaf 2009.
 
 

Romanzo drammatico, tocca tematiche diverse: la recente storia dell’Iraq, il jihadismo, le violenze esercitate dai jihadisti sulla popolazione civile, la migrazione verso l’Europa, la difficile integrazione dei musulmani in Europa, la guerra civile libanese.
 
La trama:
  Fatima è una ragazza che vive con la famiglia, in un villaggio iracheno vicino a una piccola città ai margini del deserto. Quando la zona viene raggiunta e occupata dai jihadisti, Fatima e sua madre sono costrette a lavorare al loro servizio. Il padre della ragazza muore in un attentato suicida. Fatima sposa un giovane disoccupato, frustrato per non essere mai riuscito a trovare un lavoro. Il giovane viene attratto dalla predicazione jihadista, che gli prospetta il riscatto da una vita fallimentare con il martirio in un attentato suicida, che lo trasformerà in un eroe e lo porterà direttamente nel paradiso dei martiri. L’uomo confessa a Fatima di aver scelto la terribile strada attiratto soprattutto dall’idea di avere a disposizione, una volta guadagnatosi il paradiso, settanta Urì, le bellissime vergini che spettano ai martiri per l’eternità.
  Dopo la morte del marito, i jihadisti annunciano a Fatima che è destinata a sposare uno di loro. La ragazza decide allora di fuggire in Europa. Si affida a un trafficante di esseri umani che, in cambio del suo aiuto nel viaggio, la violenta più volte lungo la strada. Dopo molte peripezie, arriva finalmente a Bruxelles. Nella città europea, comincia la nuova vita della giovane che, gettato il niqab alle ortiche, assume una doppia personalità: di giorno è Fatima, operaia in un’impresa di pulizie, di notte è Sophie, ragazza europea che frequenta i locali notturni e, ogni sera, si porta un giovane diverso nel suo appartamento. E’ questa la sua vendetta nei confronti del marito defunto: come lui ha affrontato la morte per ottenere le settanta vergini in paradiso, così lei si unirà a settanta uomini europei a Bruxelles. Durante una serata, conosce Adrian, un ingegnere aeronautico norvegese, con il quale comincia una storia d’amore che potrebbe dare un senso alla sua vita. In seguito, però, Fatima scopre che Adrian ha, in realtà, origini libanesi. La sua famiglia, cristiana, è stata sterminata durante la guerra civile libanese. Il padre, unico superstite insieme ad Adrian, ha a sua volta sterminato, per rappresaglia, un’intera famiglia palestinese, per poi suicidarsi. Rifugiatosi in Norvegia per dimenticare, Adrian è più tardi tornato in Libano, dove ha sposato la figlia di una delle vittime di suo padre. Adrian, dunque, è sposato e ha una bambina.
  Sophie vive un complicato rapporto con Adrian. Viaggia spesso con lui, lo ama ma lo vuole tutto per sé: non accetta di interpretare il ruolo dell’amante dell’uomo sposato. Un giorno, dopo una violenta lite sulla loro situazione, Adrian è coinvolto in un grave incidente automobilistico. Sophie lo assiste in ospedale e, quando l’uomo comincia a star meglio, gli racconta la storia della propria vita, fino a quel momento nascosta.
  Riusciranno i due protagonisti a risolverei loro problemi, sciogliendo il drammatico nodo delle tragedie mediorientali, antiche e recenti?
 
 


  OPINIONE:
  Il romanzo è molto interessante, focalizza lo sguardo sulla storia irachena dei nostri giorni, descrive la vita della popolazione civile sotto il tallone dello “Stato islamico”, svela le sofferenze e gli abusi cui sono sottoposti i migranti in fuga dalla patria per scampare alla guerra, alla violenza, alla morte.
  Ma il libro non è solo questo: descrive la condizione degli immigrati musulmani a Bruxelles in questo periodo così difficile e, con la storia di Adrian, getta uno spiraglio di luce su un altro recente e mai dimenticato dramma mediorientale, la guerra civile libanese.
  Il romanzo potrebbe essere considerato un instant book per la strettissima attualità dei temi trattati, jihadismo, migrazione, arabi e musulmani in Europa, ma la qualità letteraria elevata del testo fa di quest’opera un libro che si leggerà volentieri anche tra dieci anni.
  Lo stile è fresco e scorrevole, l’arabo e moderno e le frasi sono costruite “all’occidentale

 
 
 
 

1 commento:

  1. Ali Badr, Al-Kafira (La donna infedele), sarebbe bello leggerlo in italiano!

    RispondiElimina